Viaggi all'estero: ecco quale carta conviene portare

Prima di intraprendere dei viaggi all’estero, sono molte le cose a cui pensare: la prenotazione del volo e dell’hotel, la verifica della validità dei documenti da portare al seguito (a cominciare dal passaporto e dalla patente internazionale), la scelta e l'installazione di app per viaggiare sul tuo smartphone, l’acquisto di farmaci o la prescrizione di una ricetta transfrontaliera, la preparazione della valigia, la registrazione sul sito "Dove siamo nel Mondo" (www.dovesiamonelmondo.it) così da consentire alla Farnesina di sapere sempre dove ti trovi. Naturalmente in questa fase di preparazione non possono mancare  le valutazioni su quanto denaro portare con te e soprattutto quale carta di pagamento mettere nel tuo portafogli. Meglio la carta di credito, la carta prepagata o la carta di debito (altrimenti conosciuta come bancomat)? Se questo è il tuo dilemma, sappi che ti capiamo benissimo: ci siamo passati anche noi. Abbiamo analizzato a fondo la situazione e poi siamo arrivati a delle conclusioni che vogliamo condividere con te. Siamo certi che ti saranno molto utili per comprendere quale tipo di carta portare quando viaggi all’estero. Curioso di saperne di più? Non ti resta altro che metterti comodo e dedicare 5 minuti alla lettura di questa guida.

Viaggi all’estero: sì alle carte, nì ai contanti

Ricordi quando le persone, prima di partire, si riempivano letteralmente le tasche di contanti? Ecco. Adesso oltre ad essere pericoloso, è anche inutile. Che bisogno hai di portare in tasca centinaia o migliaia di euro quando puoi effettuare la maggior parte dei pagamenti con una carta? I viaggi all’estero sono un’ottima occasione per ricordarsi (o rendersi conto) di quanto siano realmente pratiche ed utili le carte di pagamento elettroniche. Sai bene che i turisti, soprattutto se di nazionalità diversa rispetto al paese che li ospita, sono sempre più esposti agli scippi e a piccoli furti. Ora prova a considerare quanto rischi correresti ad andartene in giro con il portafoglio pieno di contanti: questi, una volta sottratti, difficilmente potrebbero essere rimborsati o restituiti al proprietario.

Viaggiando in compagnia di una carta di pagamento elettronica, invece, hai una sicurezza in più. Qualora ti scippassero il portafogli o direttamente il porta carte, potresti immediatamente procedere al blocco della carta per poi riavere indietro i soldi eventualmente prelevati dopo la richiesta di blocco e prima della disattivazione della carta.

Ma di questo parleremo poi: intanto non abbiamo dubbi nel dirti che fare affidamento su una o due carte di credito è molto più sicuro che lasciarle a casa e viaggiare con il solo denaro contante. Detto ciò, andiamo ad approfondire l’argomento, scoprendo qual è la carta di pagamento più utile durante i viaggi all’estero.

Viaggi all’estero: quale carta fa al caso tuo

Quando oltrepassi il confine nazionale puoi prelevare contanti e fare compere con la carta di debito, che da ora in poi chiameremo semplicemente bancomat, a patto che sia abilitata per gli acquisti all’estero e sia associata ad un circuito internazionale, come Visa Electron o Mastercard. Se non sei sicuro al 100% di poterla utilizzare, recati presso la tua banca e chiedi informazioni al personale: sapranno sicuramente fornirti le risposte alle tue perplessità.

Visto che ci sei, ti consigliamo di domandare anche a quanto ammontano le commissioni applicate alle operazioni con la carta, come il prelievo, il pagamento tramite POS e così via. A tal proposito devi sapere che le commissioni sono più alte nei paesi con valuta diversa dall'euro: Gran Bretagna, Stati Uniti, Russia, Brasile, Emirati, ecc. Infatti mentre nell'area Euro viene applicata una commissione per operazione che oscilla tra i 0,70 e 1,50 euro, nei paesi appena citati viene applicata una commissione in termini percentuali che può arrivare fino al 3% della spesa. A ciò si aggiunge naturalmente una commissione per il cambio valuta (intorno all'1%).

Inoltre, faresti bene a specificare verso quale paese sei diretto. Se questo si trova all’interno dell’area SEPA (Area Unica per i Pagamenti in Euro) tutti i circuiti internazionali vengono accettati, mentre se la destinazione di trova fuori dall’area SEPA è bene accertarsi quali siano i circuiti di pagamento abilitati.

Anche la carta di credito per viaggiatori ti consente di effettuare prelievi e pagamenti in tutta libertà. I circuiti più diffusi, al momento, sono proprio quelli internazionali, con i quali chiaramente non dovresti avere alcun tipo di problema.

Anche in questo caso, prima di partire, ti consigliamo di verificare le commissioni carta di credito estero previste sui prelievi, sui pagamenti e sul cambio valuta (nel caso in cui fosse diversa dall’Euro) poiché spesso sono più onerose rispetto a quelle applicate sulla carta bancomat. Tieni in considerazione che solitamente le commissioni sui prelievi di contante in area SEPA si aggirano intorno al 4%, mentre nei paesi extra SEPA la percentuale aumenta, a cui si aggiungono poi le commissioni per il cambio valuta, la cui entità varia da paese a paese. Le commissioni applicate ai pagamenti, invece, dipendono per la maggior parte dei casi dalle tasse applicate per il cambio valuta.

Tutto questo per dirti che la carta di credito che possiedi potrebbe risultare estremamente conveniente in Italia e in Europa, ma molto meno se ti recassi a New York o Londra.

Non è tutto, abbiamo un altro consiglio per te: qualora il viaggio fosse lungo oppure particolarmente oneroso (pensiamo, ad esempio, al viaggio di nozze) e volessi portare con te la carta di credito, sarebbe meglio chiedere all’istituto che l’ha emessa di alzare il plafond giornaliero o mensile, ovvero il tetto di spesa massimo che puoi spendere nell’arco di un giorno o di un mese con la carta di credito. La soluzione migliore potrebbe consistere nel farsi rilasciare una carta di credito senza limiti. Qualora non ti venisse accordato, non disperare, e provvedi semplicemente a portare con te qualche altra carta di pagamento, come ad esempio il bancomat o una carta prepagata, purché abbiano un circuito internazionale accettato nel paese di destinazione.

Tiriamo le somme: quale tipologia di carta portare in viaggio? Come vedi la scelta è ardua, dipende tutto da te e da ciò che hai intenzione di fare una volta arrivato a destinazione. La carta più conveniente sembra essere il bancomat: generalmente i costi dei prelievi all’estero sono inferiori a quelli applicati dalle carte di credito.

Se il viaggio ti spinge oltre i confini europei e si rende necessario il cambio valuta, ti consigliamo di prenotare una somma iniziale presso la banca (utile per far fronte alle spese di prima necessità (ad esempio per prendere un caffè, acquistare dei giornali o un piccolo souvenir, ecc.) per poi prelevare il denaro direttamente dagli sportelli all’estero. A conti fatti, ti costa meno prelevare sul posto che fare l’operazione presso la tua banca. Assolutamente sconsigliati, invece, gli sportelli che effettuano il cambio valuta in aeroporto: è la scelta meno conveniente, dato che le tasse applicate al cambio sono molto alte. Meglio considerarla un’opzione valida solo in caso di emergenza.

Sebbene il bancomat sia conveniente sotto diversi punti di vista, devi sapere che nel caso in cui avessi la necessità di prenotare un albergo o noleggiare un’automobile, ti sarebbe richiesto l'uso della carta di credito.

Rifletti dunque con calma, considerando tutte le necessità che potresti avere o i vizi che vorresti concederti, e se proprio non riesci a trovare un compromesso non hai altra scelta che portare con te entrambe le carte.

Viaggi all’estero: minorenni sotto controllo con la carta prepagata

Se il protagonista del viaggio all’estero è un soggetto minorenne purtroppo non potrà portare con sé una carta di credito. Il motivo è presto detto: i minori di 18 anni possono, in alcuni casi, essere titolari di un conto corrente, ma non possono essere intestatari di una carta di credito. La scelta migliore, in questi casi, sembra essere la carta prepagata dotata di circuito internazionale (Mastercard, Maestro e Visa Electron). Con le carte prepagate per viaggiare, i genitori dei ragazzi che viaggiano all’estero ed hanno meno di 18 anni possono dormire sonni tranquilli: non è associata ad alcun conto corrente e può contenere solo una limitata somma di denaro. In questo modo anche se il ragazzo la perdesse la carta o gli venisse sottratta, la somma di denaro a disposizione degli scippatori rimarrebbe comunque limitata.

E se il credito finisce? Nessun problema: gli accrediti, così come gli addebiti, sono immediati. Ciò vuol dire che basterebbe una veloce telefonata ai genitori, a chi ne fa le veci, o ad un qualsiasi altro soggetto maggiorenne per comunicare il bisogno di liquidità ed ottenere in breve tempo una ricarica. La carta prepagata, infatti, può essere ricaricata dall’home banking oppure dagli sportelli ATM in modo facile e sicuro. L’unico elemento indispensabile per procedere alla ricarica è il codice della carta, il nome del titolare e la data di scadenza. Chiaramente è meglio non divulgare apertamente questi dati, ma comunicarli preventivamente a chi di dovere (ovvero a chi si occuperà dell’eventuale ricarica).

La ricarica prevede chiaramente il pagamento di una commissione che può variare da 1 a 3 euro, a seconda della modalità di ricarica prescelta. Se la prepagata è stata richiesta per il tramite di una banca online, generalmente è previsto un certo numero di ricariche gratuite all’anno, superate le quali si applica una commissione variabile da istituto ad istituto.

Abbiamo detto che le carte prepagate per viaggi all'estero si rendono particolarmente utili quando sono messe nelle mani di minorenni, tuttavia questo non significa che la stessa non possa rappresentare il giusto compromesso anche per gli adulti.

Viaggi all’estero: sicurezza è la parola d’ordine

Limitare l’utilizzo di contanti in favore delle carte di pagamento è un’ottima scelta per almeno 3 motivi.

In primo luogo pagando con le carte in un paese extra SEPA non rischi di far confusione con le banconote, ma soprattutto hai la sicurezza che l’esercente non “faccia confusione” con il resto.

In secondo luogo, nello sfortunato caso in cui venissi derubato o perdessi il portafogli, potresti immediatamente provvedere al blocco della carta. La procedura è semplice: tutto quello che devi fare è chiamare l’istituto che l’ha emessa per comunicare i tuoi dati e il numero della carta. Qualora non te ne accorgessi subito e il malvivente avesse già provveduto a prelevare denaro da essa, potresti comunque bloccarla e chiedere il rimborso alla banca. Secondo la normativa vigente, infatti, hai il diritto di non rimetterci più di 50 euro. Ti facciamo un esempio, di modo che tu possa comprendere meglio: se ti scippano la carta di credito e prelevano 400 euro avrai il diritto di ottenere il rimborso, da parte della banca, di 350 euro. Questo il modulo di contestazione addebiti su carta di credito. Questo, invece, il fac simile di contestazione addebiti effettuati con bancomat.

In terzo luogo, se qualcuno ti sottrae o clona a tua carta e inizia a fare acquisti con essa, tu hai modo di accorgertene. Come? è molto semplice: ti basterà attivare il servizio SMS che ti avverte ogni qual volta viene addebitata una somma di denaro sulla carta. In tal modo potrai accorgerti immediatamente degli addebiti sospetti e provvedere alla denuncia il prima possibile (questo il modulo di denuncia / smarrimento carta di credito). Una volta attivato il blocco sulla carta non sarà più possibile prelevare denaro o effettuare pagamenti con la stessa.

Per accelerare le operazioni di denuncia ti consigliamo di tenere sempre con te il codice della carta e il numero di emergenza della banca o dell’istituto che l’ha emessa. Puoi trovarlo con facilità cercando sul sito ufficiale oppure sui documenti contrattuali che ti hanno consegnato al momento della sottoscrizione. Qualora la procedura di rimborso si rivelasse più complicata del previsto o sorgessero dei problemi tra te e la banca, non esitare: rivolgiti subito all’Arbitro Bancario Finanziario, un organismo imparziale che garantisce la risoluzione stragiudiziale delle controversie sorte tra il consumatore e la banca. Per avviare la procedura non devi far altro che scaricare e compilare il modulo di ricorso ABF. considera tra l'altro che da quest'anno è possibile trasmettere e gestire i ricorsi interamente online.

Ti piacerebbe approfondire l’argomento e scoprire quali sono le accortezze da adottare per evitare truffe con le carte di pagamento elettroniche? Ti consigliamo di leggere “Vacanze: 10 regole per evitare le truffe bancomat e carta di credito”.

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